TSA (Tintura Spagyrico-Alchemica di Solanimus)
Qui non parleremo di operazioni riguardanti l’Alchimia, ma prettamente di operazioni spagiriche che ci permetteranno di produrre prodotti spagirici singoli (TSA) o, miscelando le varie singole preparazioni spagiriche, ottenere poi prodotti spagirici composti. Metteremo a confronto una Tintura Spagirica o Spagyrica, come dir si voglia, ed una Tintura Spagirico-Alchemica di Solanimus, vedremo che all’inizio la preparazione sarà uguale, ma nel proseguo ci saranno delle importanti differenze.
Sia la Tintura Spagirica che la Tintura Spagyrico-Alchemica si eseguono partendo da una pianta che può essere fresca o secca, è sempre preferibile partire da pianta fresca, in quanto i principi attivi contenuti in essa saranno maggiori rispetto alla pianta essiccata. Alcune piante si lavorano secche in quanto per noi occidentali è quasi impossibile reperirle fresche, ad esempio il Ginseng, la Cannella, ecc.. La pianta viene raccolta, in ogni caso, nel suo periodo balsamico, cioè nel periodo in cui contiene una maggior quantità principi attivi, ogni pianta ha il suo periodo balsamico, può essere la primavera, l’autunno o una delle rimanenti stagioni. Raccolta la pianta la si mette a macerare in una soluzione idroalcoolica (acqua più alcool). L’alcool naturalmente sarà alcool spagyrico chiamato anche “alcool tartarizzato”, che a mio avviso sarebbe meglio chiamare “alcool detartarizzato” in quanto si cerca di eliminare da esso tutti i depositi tartarosi che contiene. Questo alcool sarà ad un grado ben prestabilito a seconda della pianta usata (tutti i principi attivi non si estraggono con lo stesso grado alcolico, alcuni sono più o meno idrosolubili). La maggioranza delle piante vanno messe a macerare in una soluzione idroalcoolica che può variare dai 45 ai 55 gradi alcolici volumetrici. La pianta è messa a macerare in questa soluzione per 30 giorni circa (ciclo lunare) e sarà in rapporto di 1 su cinque con la soluzione (R.E. 1/5), ovvero di 4 litri di soluzione ogni chilo di pianta, o meglio del suo residuo secco. Residuo secco perché il rapporto va fatto con la pianta che non contenga più acqua (residuo secco), questo anche per controllare il grado alcoolico della soluzione, per fare ciò basta prendere 100 g di pianta fresca e metterla in un forno essiccatore, farla essiccare, estrarla e pesarla (questo peso che si otterrà è chiamato appunto “residuo secco”), se ad esempio ora pesasse solo 50 g vuol dire che gli altri 50 g erano costituiti da acqua, quindi un chilogrammo di pianta fresca corrisponderà a 500 g di pianta secca ed è da qui che si partirà per fare i calcoli del rapporto d’estrazione. In spagiria si dice spesso che il rapporto d’estrazione deve essere a saturazione, in altre parole si mette nel recipiente la pianta fresca e poi si versa la soluzione idroalcoolica fino a che la pianta non è completamente sommersa [ciò porta di solito ad un rapporto d’estrazione che va da 1/4 a 1/5, a seconda della pianta usata, in altre parole in presenza di piante voluminose, come la calendula (Calendula officinalis), ci vorrà una maggior quantità di soluzione (R.E. maggiore), mentre in presenza di piante poco voluminose, come il ginseng (Panax ginseng), ci vorrà una minor quantità di soluzione (R.E. minore)].
La differenza importante che si incontra fin dalle prime fasi operative è che la Tintura Spagyrico-Alchemica di Solanimus viene messa a macerare, non con del semplice alcool etilico, ma con un alcool spagirico, in un circolatore così, mentre la pianta macera, la soluzione idroalcoolica dalla parte bassa del vaso evaporerà e salendo andrà a condensarsi sulla parte alta dello stesso, poi da qui scivolerà lungo le pareti per scendere ancora nella parte bassa. Questa operazione è detta appunto circolazione ed è in tutto e per tutto simile alla grande circolazione o circolazione del Macrocosmo, ovvero quella che avviene costantemente sulla terra, siccome qui avviene dentro un recipiente si chiama circolazione del microcosmo. Questa circolazione rende il solvente (soluzione di acqua più alcool) più sottile, quindi più penetrante ed è per questa sua caratteristica che lo stesso solvente, grazie alla circolazione, essendo diventato più sottile ed avendo per ciò più potere penetrativo, sarà in grado di estrarre dalla pianta una maggiore quantità di principi attivi consentendoci di avere un prodotto con più elevata concentrazione di tali principi. Una volta filtrata la soluzione, nel recipiente rimane la pianta che è torchiata ed il liquido, così ottenuto, è filtrato ed aggiunto al liquido ottenuto in precedenza. A questo punto la pianta così torchiata è presa e bruciata in modo da ottenere delle ceneri. Ora si prende la soluzione ottenuta in precedenza e la si mette in una “damigiana” a collo largo e poi vi si pongono dentro le ceneri ottenute in precedenza dalla bruciatura della pianta. Sopra questa “damigiana” a collo largo è messa capovolta un’altra “damigiana” a collo largo, in modo che le due imboccature delle damigiane coincidano e poi, questa giunta, è sigillata con un luto. Il luto serve per unire le due bocche delle damigiane a collo largo, esso è formato da una striscia di carta che è imbevuta in una pasta formata da farina, acqua, albume d’uovo, calce e/o argilla. Questa striscia è messa attorno alla giuntura che formano le due bocche delle damigiane sovrapposte (questo luto era chiamato dagli Antichi “Luto di Sapienza”). Quando la Tintura Spagirica sarà matura il luto si spaccherà e questo ci segnalerà che la circolazione è terminata. La rottura del luto avviene perché la circolazione rende la tintura più sottile, quindi più volatile, il suo punto d’evaporazione si abbasserà e quindi maggiore liquido, con la stessa temperatura, si trasformerà in vapore, questa trasformazione provoca un aumento di volume, di conseguenza un aumento di pressione all’interno del vaso, pressione che romperà il luto. Questo vaso formato da queste due “damigiane” è chiamato “microcosmo”, esso è messo all’aperto esposto al “sole e alla luna”. Il calore farà si che la soluzione che è nella parte inferiore del vaso evapori e cominci a salire nella parte superiore (“damigiana” capovolta), questo vapore si attaccerà alle pareti e si trasformerà, condensandosi, in piccole goccioline le quali, scivolando lungo il vetro della damigiana superiore, cadranno nuovamente nella parte inferiore del vaso, per poi evaporare e risalire di nuovo e così di continuo, ecco perché l’interno del vaso si chiama “microcosmo”, perché all’interno avviene quello che in natura, “Macrocosmo”, avviene continuamente (pioggia che scende, evapora e sale, si condensa in alto nel cielo e ricade, e così di continuo). Questo processo è chiamato circolazione in quanto è una perpetua salita e discesa della materia. Quando il luto si spaccherà sarà il segnale che il tempo della circolazione è terminato, si separeranno le due “damigiana”, si filtrerà la soluzione con un filtro a carta di cellulosa pura. acon questa operazione si otterranno 2 vantaggi, i sali volatili (oligoelementi della pianta) saranno ora in soluzione e la tintura sarà stata energizzata.
Qui finisce la preparazione di una Tintura Spagirica, mentre la procedura per fare una Tintura Spagyrico-Alchemica di Solanimus continua, vediamo come:
Il residuo che sarà rimasto nel filtro è calcinato e lisciviato per tre volte e poi i sali purificati così ottenuti si esporranno alla luna piena in modo che vadano in deliquescenza. Fatto ciò si sarà ottenuto un olio il quale avrà in sé l’Energia della Natura, sarà ricchissimo di Prana, quindi fortemente energetico. Si prende ora questo sale liquido e lo si versa nella soluzione ottenuta dalla circolazione con le ceneri e si mette il tutto a circolare per un ciclo lunare, iniziando dalla Luna Nuova e terminando con la Luna Nuova se si sono usate radici di piante, oppure iniziando dalla Luna Piena e terminando con la Luna Piena se si sono usate le parti aeree della pianta. Dopo aver fatto circolare il tutto in un circolatore l’Energia della Natura sarà ora nella tintura, si filtra, si lascia decantare e si travasa la tintura in un altro recipiente facendo attenzione a non agitare il vaso, perché la sostanza sul fondo non è altro che il sale non andato in soluzione che deve essere eliminato.
Andiamo ora a vedere i vantaggi di una Tintura Spagyrico-Alchemica di Solanimus:
- la circolazione ha reso più sottile la soluzione idroalcoolica dandole un potere più penetrante e poi in un secondo momento ha mandato in soluzione i sali contenuti nelle ceneri della pianta, ovvero gli oligoelementi. Nella Tintura Spagyrico-Alchemica di Solanimus abbiamo così due effetti che vanno ad agire in sinergismo: gli oligoelementi ed i principi attivi contenuti nella pianta.
- nella Tintura Spagyrico-Alchemica di Solanimus la circolazione ha un effetto dinamizzatore della soluzione quasi equivalente al processo omeopatico della succussione, questo si ottiene grazie alla continua espansione e contrazione della materia.
- la circolazione è eseguita all’aperto, così facendo non avremmo un altro vantaggio della Tintura Spagyrico-Alchemica di Solanimus e precisamente l’influsso del “sole e della luna”, in altre parole dell’energia positiva e negativa [energia Odica positiva (Od+) del sole ed energia Odica negativa (Od-) della luna. Questa energia si accumula grazie alla dilatazione ed alla contrazione dei cristalli (sali della pianta) contenuti nella Tintura Spagyrico-Alchemica di Solanimus che sta circolando]. Nelle radiazioni solari (+) e nelle radiazioni lunari (-) sono presenti neutrini e fotoni, i neutrini agiscono in quanto all’interno della soluzione sono presenti i sali e si pensa che i neutrini siano preposti alla modificazione della struttura atomica, mentre i fotoni abbiano una memoria universale o meglio che siano portatori della memoria cosmica e che quindi portino questa conoscenza da una parte all’altra del cosmo. Se è vero che la materia ha una sua memoria, i fotoni racchiudono in loro la memoria universale o cosmica ed è tramite essi che questa memoria si trasmette. I neutrini, come dicevamo, si pensa possano cambiare la struttura chimico-fisica di una sostanza, ma non dobbiamo dimenticarci dei raggi cosmici che viaggiano quasi alla velocità della luce, arrivando a noi dopo alcuni milioni d’anni. L’atmosfera terrestre li rallenta e li frantuma in sciami di particelle meno penetranti (ecco perché è utile anche in questo caso la circolazione, in quanto la materia ha dei momenti che è in espansione, dilatata e quindi con molte più probabilità che queste particelle riescano a penetrarla), ma alcune di esse riescono ad arrivare sulla superficie terrestre con ancora forza sufficiente per penetrare perfino nel sottosuolo, e queste particelle portano la loro conoscenza dove penetrano. I raggi cosmici sono atomi ionizzati, in altre parole nuclei atomici senza più elettroni e di conseguenza a carica positiva. Sono quasi tutti protoni (atomi d’idrogeno senza più l’unico elettrone che possedevano) 90%, una parte sono nuclei d’elio 9% ed il restante 1% è composto dai restanti nuclei atomici esistenti.
- l’ultimo vantaggio, e non per questo il meno importante, lo si ottiene esponendo i sali alla luna per mandarli in deliquescenza, è qui che si raccoglie il Prana (Energia Vitale), poi li si mette nella soluzione e si fa circolare il tutto, trasferendocosì questo Prana alla soluzione, ottenendo così una Tintura Spagyrico-Alchemica di Solanimus. Questa ultima operazione si avvicina molto a una importantissima operazione alchemica. La TSA è una tintura che ha in sé i principi attivi della pianta, gli oligoelementi della stessa e l’energia data dal Fuoco Celeste o Mercurio, il più sottile, il Prana (Energia Vitale) che dopo essere stato catturato lo si riesce trasmettere alla Tintura Spagirica. Questa è l’ operazione che permette di dire che la tintura è, per l’appunto, anche Alchemica. È una tintura in grado di agire in profondità in quanto molto sottile ed avrà una forte energia.
A differenza della Tintura Spagirica e Quintessenza Spagirica nella Tintuta Spagyrico-Alchemica di Solanimus sono presenti: Mercurio filosofico (alcool spagirico), Zolfo filosofico (principi attivi della pianta), Sale volatile (oligoelementi della pianta), Sale fisso (residuo della pianta calcinato e lisciviato) e Prana (sali raccolti con l’esposizione del sale fisso). Guardare figura nell’angolo superiore destro per sapere i diversi principi filosofici contenuti nelle varie prepazioni spagiriche o spagirico alchemiche.
Solanimus
Le singole Tinture Madri
- ACHILLEA MILLEFOLIUM (Achillea)
Indicazioni: Gastrite, spasmi gastrici ed intestinali, spasmi uterini, disturbi della menopausa, arteriopatie, annessite, ipocoagulabilità sanguigna, metrorragia, fibromatosi uterina, diarree acute.
Osservazioni: Ha proprietà tonico-astringenti (in grado di arrestare le emorragie e di stimolare beneficamente l’intero organismo). Contiene diversi principi attivi fra i quali l’achilleina, che serve a controllare gli sbalzi di pressione ed a ristabilire la normale circolazione del sangue, il medesimo principio attivo migliora anche le funzioni digestive ed epatiche. Nella pianta sono anche contenuti dei lattoni sesquiterpenici, dei flavonoidi e dell’acido salicilico che hanno una azione fortemente antinfiammatoria (in particolare modo a livello del tessuto connettivo). Il potere antispasmodico della pianta è dato dalla vitexina e dagli alcaloidi nella stessa contenuti, facendo vedere anche un potere colagogo. Le sue attività si esplicano soprattutto a livello genitale, cutaneo e gastrointestinale. La pianta viene anche chiamata comunemente millefoglie e se ne usano le sommità fiorite. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55% .
Uso: 20-40 gocce 2-3 volte al dì in acqua. - ADIANTHUM CAPILLUS VENERIS (Capelvenere)
Indicazioni: Bronchiti, asma, raffreddori, reumatismi, coliche.
Osservazioni: Ha proprietà soprattutto espettoranti ; la pianta contiene in particolare modo ed in quantità elevate : tannino, acido gallico ed oli essenziali. Della pianta si usano le foglie e lo stelo. Rapporto di estrazione 1:5 – Alc vol 55%.
Uso: 30-40 gocce 2-3 volte al dì in acqua. - ALCHEMILLA VULGARIS (Alchemilla)
Indicazioni: Diarree, idropisia, regole abbondanti, dispepsie .
Osservazioni: La pianta ha proprietà astringenti, diuretiche, decongestionanti, antidiarroiche, emostatiche e digestive (specie utile nelle dispepsie ipersteniche). Essa contiene soprattutto dei tannini. Per uso esterno, in compresse diluita in dosi di 1: 4 è utile nei casi di piaghe ed ulcere. Della pianta si usano le foglie. Rapporto d’estrazione 1:5 – Alc vol 55%.
Uso: 25-30 gocce 2-3 volte al dì. Per uso esterno‚ vedi osservazioni. - ARCTIUM LAPPA (Bardana)
Indicazioni: Dermatiti, seborrea, stasi biliare, iperglicemia, insufficienza pancreatica, iperazotemia, uretrite, acne, emorroidi, rosolia, foruncolosi.
Osservazioni: Ha proprietà diaforetiche (che aumentano la secrezione del sudore), diuretiche, depurative, detersive, stimolanti la funzionalità epatica, cicatrizzanti. Per uso esterno è indicata nelle emorroidi, nella foruncolosi, nell’acne e nella seborrea. La bardana contiene : un olio essenziale, l’inulina (zucchero assimilabile anche dai diabetici), mucillagini, acido palmitico, acido caffeico (che è un antibiotico). Della pianta si usano principalmente le radici. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-50 gocce 2-3 volte al dì in acqua. Per uso esterno‚ impacchi á rapporto 1: 1 con acqua sterile, in particolare modo per acne, foruncolosi ed eczemi. - ARCTOSTAPHYLOS UVA-URSI (Uva ursina)
Indicazioni: Cistiti, uretriti, pielonefriti, pieliti, litiasi renale (nefrolitiasi), colibacillosi renale, incontinenza urinaria, ipertrofia prostatica con ritenzione di urina, nefrite.
Osservazioni: Ha proprietà diuretiche, antisettiche delle vie urinarie, astringenti, decongestionanti. E’ una pianta che combatte le infezioni (germicida, antisettica) soprattutto a livello del sistema urinario. La pianta contiene dei tannini, tre glucosidi (Abrotani, Ericolina e Metilarbutina) che hanno funzione antinfettiva e antifermentativa, un enzima (l’Arbutasi), pectina, acido formico e citrico e sali di calcio e potassio in gran quantità. Della pianta si usano le foglie. Rapporto d’estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-40 gocce 3 volte al dì in acqua. - ARTEMISIA ABSINTIUM (Assenzio)
Indicazioni: Anoressia (inappetenza), disturbi dispeptici, discinesia delle vie biliari, disturbi gastrici (gastrite con carente produzione di succhi gastrici), gastrite cronica, stati anemici. Amenorrea. Verminosi (ascaridi, ossiuri).
Osservazioni: La pianta contiene sostanze amare appartenenti al gruppo dei lattoni sesquiterpenici, principalmente la absintina, che è un guaianolide dimerico, inoltre artabsina, matricina, anabsintina ed altri lattoni sesquiterpenici, ad es. i cosiddetti pelenolidi. Contiene inoltre olio essenziale costituito da derivati terpenici, flavonoidi, acido caffeico ed altri acidi fenolcarbossilici, resine, tannino e probabilmente piccole quantità di poliacetileni. Utilizzata per le proprietà aperitive, stimolanti l’appetito, stomachiche, amaro-aromatiche, carminative, coleretiche, colagoghe, antispasmodiche dell’intestino e delle vie biliari, antisettiche, toniche, diuretiche, febbrifughe, vermifughe, emmenagoghe. L’olio essenziale esercita una blanda azione iperemizzante, per questo l’Assenzio viene indicato nella gastrite cronica. Invece, l’olio essenziale non deve essere assunto puro, in quanto a dosi elevate agisce come spasmogeno, e può provocare vomito, diarrea, ritenzione urinaria, vertigini e crampi, fino a manifestazioni epilettoidi.
Uso: 30-40 gocce, in poca acqua, 2 o 3 volte al dì.
Avvertenze: La Tintura di Assenzio è controindicata in caso di ulcera gastrica ed intestinale. - ASPARAGUS OFFICINALIS (Asparago)
Indicazioni: Idropisia, pinguedine, artritismo, gotta, reumatismi, insufficienza renale, litiasi renale, viscosità sanguigna, alcuni eczemi, diabete, eretismo cardiaco, iperazotemia, obesità, sclerosi renale.
Osservazioni: E’ controindicata in caso di cistite e per chi soffre di affezioni acute degli organi urinari. Ha proprietà diuretiche; drenante epatico, renale, polmonare, cutanea e dell’intestino; fluidificante sanguigno; sedative del cuore. L’asparago contiene asparagina, aminoacidi, vitamine C, B1, B2 e sostanze resinose. Della pianta si usa la radice. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 20-35 gocce 2-3 volte al dì in molta acqua. - AVENA SATIVA (Avena)
Indicazioni: Enteriti, coliti, insonnia, infiammazioni delle vie respiratorie (bronchiti), idropisia, emorroidi, depressione, dermatiti e dermatosi allergiche.
Osservazioni: Ha proprietà energetiche, rinfrescanti, diuretiche, antiemorroidali, ipoglicemizzanti, stimola la tiroide. Nell’Avena sono contenute le vitamine B1, B2, B6, la trigonellina amido, ferro, fosforo. Questa pianta è utile ai fumatori, infatti sembra che sia in grado di disintossicare i fumatori dalla nicotina grazie ad un alcaloide in essa contenuto (la trigonellina), la quale ha una struttura chimica analoga alla nicotina. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 20 gocce 3 volte al dì prima dei pasti , per le astenie ; 40-60 gocce prima di coricarsi per la insonnia. Per uso esterno soluzione al 20% in acqua sterile. - CALENDULA OFFICINALIS (Calendula)
Indicazioni: Ingorghi glandolari, dispepsie di origine biliare, ulcere dello stomaco e del duodeno, dismenorree, amenorree, leucorree, candidiasi, vulvovaginiti, annessiti, trichomoniasi.
Osservazioni: Ha proprietà vulnerarie, antispasmodiche, antinfiammatorie, lenitive decongestionanti, idratanti. La calendula è molto usata anche per uso esterno (sia come lavaggi che in gel) per irritazioni, arrossamenti, eczemi, ferite. La calendula contiene un olio essenziale, la Calendulina, un amaro, saponina, vitamina C, acido salicilico. Della pianta si usano le sommità fiorite e le foglie. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-40 gocce 3 volte al dì in acqua. Per uso esterno‚ una soluzione al 20% in acqua sterile. - CENTELLA ASIATICA (Centella)
Indicazioni: turbe della circolazione venosa, ulcere della pelle, dermatosi varie, psoriasi, foruncolosi, lesioni corneali, cheloidi.
Osservazioni: circolazione venosa, tessuto connettivo.
Note: La pianta contiene saponine triterpeniche (asiaticoside, bramoside, acido asiatico, acido madecassico, ecc.), alcaloidi (hidrocotylina), principi amari (vallarina) ed altre sostanze. E’ grazie al tropismo delle saponine triterpeniche nei confronti del tessuto connettivo che porta alla stimolazione del reticolo endoteliale di conseguenza alla crescita dei fibroplasti i quali favoriscono i processi di cicatrizzazione delle ferite. La pianta, inoltre, grazie ai suoi principi attivi , è in grado di aumentare la contenzione elastica delle guaine connettivali venose ed aumentare la circolazione venosa di ritorno, questo permette alla pianta di essere utile nella stasi venosa. Della pianta si usano le sommità. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30 gocce, in poca acqua, 3 volte al dì. - CINCHONA CALISAYA (China)
Indicazioni: febbri, fermentazioni intestinali, dispepsia, mancanza d’appetito.
Osservazioni: La corteccia contiene circa il 15% di alcaloidi chinolinici (chinina, chinidina, cinconina, cinconidina). Sono proprio questi alcaloidi che donano alla corteccia di china la proprietà antipiretica ed antimalarica. La corteccia di china contiene anche acidi chinotannici ed è grazie a loro che può essere usata anche come tonico eupeptico ed antifermentativo, è perciò utile nelle dispepsie del tubo gastro-enterico. Si usa spesso anche come stimolante e neurotonico, idonea a provocare l’aumento dell’appetito e della secrezione gastrica e salivare. Della pianta si usa la corteccia. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30 gocce, in poca acqua, 3 volte al dì. - COMMIPHORA ABYSSINICA (Mirra)
Indicazioni: Infiammazioni della bocca e della gola .
Osservazioni: Ha proprietà toniche, antisettiche, antispasmodiche, stimolanti. Della pianta si usa il succo rappreso che cola spontaneamente dai rami e prende il nome di mirra : essa si trova in commercio sotto forma di granuli tondeggianti (mirra in lacrime) o di masse di colore brunastro (mirra in sorte). La Tintura Madre viene usata solo come componente di gargarismi e collutori. La mirra è composta da gomma, oli eterei e resina. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-40 gocce in acqua per gargarismi e sciacqui. - CYNARA SCOLIMUS (Carciofo)
Indicazioni: Insufficienza epatica, itterizia, cirrosi epatica, calcoli biliari, gotta, reumatismi, iperlipidemia, ipercolesterolemia, arteriosclerosi, ritenzione idrica, albuminuria.
Osservazioni: Ha proprietà diuretiche, aperitive, digestive, toniche (nei rachitici ed anemici), eupeptiche, depurative del sangue, è un tonico epatico. Il carciofo contiene la cinarina (principio attivo indicato nei casi di insufficienza epatica e renale); degli enzimi; l’inulina (uno zucchero facilmente bruciato dal nostro corpo e quindi utile ai diabetici) e la provitamina A. Della pianta si usano le foglie. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-40 gocce tre volte al dì in acqua, prima dei pasti. - ECHINACEA ANGUSTIFOLIA (Echinacea)
Indicazioni: Influenza, depressione immunitaria, raffreddore, sindrome autoimmuni, febbre, connettiviti, dermatiti, foruncolosi, ulcere varicose, afte.
Osservazioni: L’echinacea ha proprietà batteriostatiche e virus statiche, proprietà già verificate su numerosi ceppi batterici e virali (herpes virus, influenza A e B, ecc.) e di trichomonas. Sui microrganismi agiscono direttamente le alchilamidi e le poliine in essa contenute; gli eteroxilani stimolano diverse linee cellulari immunitarie per induzione della liberazione di interleuchina 1(macrofagi, linfociti A e T). Ottima come stimolante della risposta immunitaria, come antinfiammatorio nelle patologie infettive ed autoimmuni, come riepitilizzante in caso di ferite (anche cicatrizzante), quest’ultima proprietà dovuta ad un principio attivo (echinacoside) è in grado di inibire l’enzima jaluronidasi rallentando la velocità di penetrazione dei microrganismi nei tessuti, accelerando la guarigione delle ferite e diminuendo il rischio di infezioni. Della pianta si usano le radici e le parti aeree. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 20-40 gocce 3 volte al dì in acqua. Per uso esterno soluzione al 25% con acqua sterile per impacchi. - ELEUTHEROCOCCUS SENTICOSUS (Eleuterococco, Ginseng siberiano)
Indicazioni: Stanchezza, debolezza, ridotta capacità di rendimento e di concentrazione, stress, convalescenza, ansietà, deficit del sistema immunitario.
Osservazioni: La radice contiene numerosi eterosidi, che stimolano il sistema nervoso centrale e periferico agendo sulla funzione endocrina delle ghiandole surrenali ed esplicando un’azione gonadotropa. L’Eleuterococco fa parte dei neurostimolanti; è ormai considerato unanimemente un “adattogeno”, in altre parole un complesso di sostanze in grado di equilibrare i meccanismi omeostatici cellulari mediante una stimolazione della sintesi dei mediatori che presiedono al normale funzionamento dei tessuti e degli organi. Questo si traduce in un incremento nell’organismo delle sue capacità ad adattarsi a condizioni sfavorevoli che inducono all’affaticamento, all’ansietà ed alla diminuzione dell’efficacia delle difese immunitarie ed agli scompensi metabolici. Il risultato è un insieme di proprietà stimolanti tendenti a proteggere l’organismo dall’attacco di situazioni stressanti. I preparati d’Eleuterococco possiedono quindi un’azione “antifatica” nei confronti degli sforzi fisici e mentali, determinano un aumento della resistenza nei confronti dello stress e regolano l’immunocompetenza specie nei periodi precedenti o successivi a patologie influenzali. (M. Rossi, in Erboristeria Domani, 5/87, p. 113). Della pianta si usano le radici. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 40 gocce, in poca acqua, 3 volte al dì. - EQUISETUM ARVENSE (Coda cavallina, Equiseto)
Indicazioni: Gotta, epistassi, decalcificazione, nefrite, cistite, insufficienza renale, idropisia, metrorragie, demineralizzazione, osteoporosi, arteriosclerosi, ipersudorazione, fratture.
Osservazioni: Ha proprietà diuretiche, emostatiche, demineralizzanti, antinfiammatorie. La pianta contiene l’acido silicico, (che dà elasticità ai tessuti e giova alla ricostruzione dello scheletro) di cui una parte in forma solubile; saponina; tannino; resine; alcaloidi (equisetina, nicotina, ecc.); potassio; ossido di ferro e vitamina A; glutatione; pectine. Si usa la pianta in toto. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-50 gocce 3 volte al dì in acqua. - ESCHSCHOLTZIA CALIFORNICA (Escolzia)
Indicazioni: Insonnia.
Osservazioni: Rapporto di estrazione 1:5 – Alc vol 55%.
Uso: 40-70 gocce prima di coricarsi. - FUCUS VESCICULOSUS (Quercia marina)
Indicazioni: Obesità, pinguedine, costipazione cronica, affezioni polmonari, ipotiroidismo, adinamia endocrina, bulimia, depressione immunitaria, sindromi autoimmuni, cellulite.
Osservazioni: Ha proprietà lassative, emollienti, espettoranti, dimagranti. E’ un’alga marina di colore verdastro molto ricca in iodio, per questo motivo stimola la tiroide ed i processi metabolici destinati a smaltire l’eccesso di grasso e di calorie. Della alga si utilizza il tallo. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-40 gocce 3 volte al dì in molta acqua. - FUMARIA OFFICINALIS (Fumaria)
Indicazioni: Psoriasi, dermatiti, dermatosi allergiche, eczemi, acne, insufficienza pancreatica e renale, edemi cardio-renali.
Osservazioni: Ha proprietà aperitive e toniche, depurative (coadiuvante nel trattamento degli eczemi e nello artritismo), colagoghe, diuretiche (nell’oliguria, soprattutto se associata ad una insufficienza epatica), considerata come un fluidificante sanguigno (indicata nella iperviscosità sanguigna e nell’ipercoagulabilità), in associazione all’Olea europea e al Crataegus oxyacantha è utile nella ipertensione arteriosa. La pianta contiene dei tannini, degli zuccheri, un alcaloide (la fumarina) e dell’acido fumarico. Si utilizza la parte aerea della pianta. A dosi forti e prolungate, si può osservare una azione ipnotica e un rischio d’emolisi (distruzione dei globuli rossi). Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 10-30 gocce 3 volte al dì in acqua. - GENTIANA LUTEA (Genziana)
Indicazioni: Astenie, convalescenze, anoressia, atonie gastrointestinali, febbri, verminosi (ossiuri) nei bambini, gastralgie, depressione immunitaria, ipotensione arteriosa.
Osservazioni: Ha proprietà amaricanati, aperitive, digestive, febbrifughe (utilizzata soprattutto nelle febbri malariche come coadiuvante del chinino), toniche, vermifughe. La genziana contiene un alcaloide (la genzianina), glucosidi amari, un pigmento (gentisina), zuccheri e enzimi. Sono i principi amari della genziana che stimolano la secrezione dei succhi gastrici, per cui è indicata nei dispeptici e nelle atonie intestinali. Gli altri principi le danno le rimanenti proprietà. Della pianta si usa la radice. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30 gocce 1/2 ora prima dei pasti o 15-20 gocce tre volte al dì in acqua. - GINKGO BILOBA (Ginkgo biloba)
Indicazioni: insufficenza circolatoria cerebrale, difficoltà di concentrazione, scarsa memoria,vertigini degli anziani, sclerosi multipla, demenza senile, iperviscosità sanguigna, rischio di trombi.
Osservazioni: La pianta contiene flavonoidi, ginkgetolo, isoginkgetolo. Le foglie della pianta, grazie ai principi in esse contenute, hanno la proprietà di stimolare e tonificare la circolazione, in particolar modo quella periferica, così da portare benefici alle vasculopatie periferiche con tendenze ischemiche e trombotiche. Il Ginkgo biloba inibisce il fattore di coagulazione delle piastrine sanguigne che provoca l’addensamento del sangue e la formazione di coaguli. In Francia è il rimedio consumato da milioni di persone anziane al fine di conservare la memoria e ridurre il rischio di apoplessia. I ginkgolidi contenuti nelle foglie hanno la proprietà di migliorare la regolazione vasomotoria associata alla funzionalità adrenergica, portando in questo modo un beneficio alle turbe della memoria ed alle vertigini degli anziani, e questo, come detto sopra, inibendo il fattore di attivazione piastrinica. La pianta ha anche un’azione antinfiammatoria. Della pianta si usano le foglie. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: da 15 a 30 gocce, in poca acqua, 3 volte al dì.
Avvertenze: Se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto. Si sconsiglia l’uso del prodotto in gravidanza e durante l’allattamento. - GLYCYRRHIZA GLABRA (Liquirizia)
Indicazioni: Stimola le funzioni intestinali, depurativo, infiammazioni della gola, ipotensione, tosse contingente con catarro tenace, carenza delle funzioni polmonari.
Osservazioni: Ha proprietà bechiche, antispasmodiche ed emollienti (dovute al fatto che nelle sue radici sono contenuti il glicerizzazione, resina e olio), antinfiammatorie, decongestionanti. La radice della pianta contiene anche acido glicirizzico, saponina, liquiritina, tannino, fitormoni e vitamine del gruppo B. Per uso esterno‚ (in soluzione al 20% in acqua sterile per gargarismi) è utile ai fumatori per calmare le irritazioni del cavo orale e per schiarire la voce. Della pianta si usano le radici. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55 %.
Uso: 15-30 gocce 3 volte al dì in acqua. Per uso esterno vedi osservazioni. - HARPAGOPHYTUM PROCUMBENS (Artiglio del diavolo)
Indicazioni: Reumatismi, acne, foruncolosi.
Osservazioni: Ha proprietà antireumatiche (combatte la formazione di acido urico) e depurative del sangue.
Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-50 gocce 3 volte al dì in acqua. - HIERACIUM PILOSELLA (Pilosella)
Indicazioni: Litiasi urinaria, ritenzione idrica, iperazotemia, oliguria, infiammazione renale, cistite, poliuria, obesità, gotta.
Osservazioni: Ha proprietà essenzialmente diuretiche (favorisce l’eliminazione dei cloruri, dell’urea e dell’acido urico). La pianta contiene tannini, un principio amaro, vitamina C, la pilosellina (simile alla cumarina), una sostanza ad azione antibiotica e per ultimo, ma in quantità superiore alle altre sostanze, il manganese. Della pilosella si usa la pianta intera. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-50 gocce 3 volte al dì in molta acqua oligominerale. - HUMULUS LUPULUS (Luppolo)
Indicazioni: Dispepsie, ipocloridrie, linfatismo, affezioni scrofolose, spasmofilia, ipoestrogenia, disturbi della menopausa, distonia neurovegetativa, adinamia endocrina, sindromi premestruali, dismenorrea, amenorrea, spasmi uterini, insonnia, micosi cutanea.
Osservazioni: Ha proprietà eupeptiche (dispepsie nei soggetti neurotonici e dispepsie ipersteniche associate ad iperacidità gastrica); anafrodisiache (per calmare l’eretismo genitale, spermatorree); calmante (grazie al 2-metil-3-buten-2-olo e ai floroglucinolici in essa contenuti) e, per lo stesso motivo, ha una azione antispasmodica (da cui l’uso nelle spasmofilie e insonnie che si presentano nella menopausa); acidi amari e derivati (che conferiscono alla pianta proprietà antibiotiche nei confronti di funghi patogeni); un complesso di oli essenziali ; un alcaloide (lupulina); principi amari (humulone e lupulone). Della pianta si usano i fiori (coni) . Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55% .
Uso: 20-30 gocce al dì in acqua. Per insonnia 40-60 gocce prima di coricarsi. Per micosi (uso esterno) soluzione al 30% in acqua sterile, eseguire impacchi. - HYPERICUM PERFORATUM (Iperico)
Indicazioni: Stati depressivi, alterazioni dell’umore, malinconia. Disturbi sessuali legati alla depressione.
Osservazioni: L’iperico (Hypericum perforatum) contiene l’ipericina (un diantrachinone), tannini ed alcuni terpeni. L’ipericina come antidepressivo sembra svolgere un´azione tonificante spinale ed una biocatalizzatrice atta a modificare alcuni complessi disturbi nervosi, dovuti ad un effetto inibitorio della monoaminoossidasi responsabile della degradazione delle catecolamine (Benigni-Capra) ed è per questo che l’Iperico è frequentemente prescritto come tonico nelle depressioni endogene e psicogene. Aiuta a risolvere i disturbi legati alla depressione: impotenza, cali del desiderio, secchezza vaginale. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%. - MATRICARIA CHAMOMILLA (Camomilla volgare)
Indicazioni: Insonnia nervosa, isterismo, ipertensione, lombalgie, cefalee, emicranie, nevralgie facciali, dolori reumatici, aerofagia, gas intestinali, coliche epatiche amenorrea, dismenorrea, infiammazioni dell’intestino, dispepsie, esofagite, gastrite.
Osservazioni: Ha proprietà digestive, carminative, emmenagoghe, sedative, antispasmodiche, diaforetiche, stimolanti, antinfiammatorie e disinfettanti. Nella pianta è contenuto un olio essenziale altamente disinfettante (l’azulene), anetolo, sostanze amare, vitamina B1e C. Prima della scoperta del chinino la camomilla veniva usata nelle febbri malariche. Della pianta si usano le sommità fiorite (capolini) . Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-40 gocce 3 volte al dì. - MELILOTUS OFFICINALIS (Meliloto o erba vetturina)
Indicazioni: Insonnie, nervosismi, nevralgie, cistiti, flebite, infiammazioni renali, ipercoagulabilità sanguigna, arteriosclerosi, ipertensione, spasmi gastrici ed intestinali.
Osservazioni: Ha proprietà antispasmodiche e sedative (date dalla cumarina contenuta nella pianta) soprattutto a livello del sistema nervoso centrale e viscerale; antisettiche a livello dell’apparato urinario (proprietà date dai flavonoidi); indicata negli spasmi a livello renale (precalcolosi, cistiti, ecc.) con dolori circoscritti od erranti. Oltre ai principi attivi sopra citati la pianta contiene anche un glucoside (acido melilotico), tannini, essenza, resina ed amido. Della pianta si usano le sommità fiorite. Rapporto di estrazione 1:4 alc vol 55%. (Non disponibile)
Uso: 20-30 gocce 2-3 volte al dì. Per insonnia 50-60 gocce 10 minuti prima di coricarsi. - MELISSA OFFICINALIS (Melissa)
Indicazioni: Dispepsie, aerofagie, emicranie di origine digestiva, flatulenze, spasmi gastrici, piressia gastrica, vomito (in particolare nella gravidanza), spasmofilie, sindromi premestruali, spasmi uterini, herpes simplex, insonnia, forme nervose e ansiose.
Osservazioni: Ha proprietà stomachiche e carminative (che vengono date alla pianta dai principi amari che essa contiene), antispasmodiche, antivomitative, calmanti nell’insonnia (quest’ultima proprietà gli viene data dall’olio essenziale che contiene e che ha in sé quasi tutte le essenze contenute negli agrumi : citrale, citronellale, geraniolo, ecc.). La pianta contiene anche dei tannini e delle resine. Per uso esterno in diluizione 1:1 la tintura è utile nell’herpes simplex‚ per impacchi locali 3-4 volte al dì. Della pianta si usano le foglie e le sommità fiorite. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-40 gocce 2-3 volte al dì. Per uso esterno‚ vedi osservazioni. - MENTHA PIPERITA (Menta)
Indicazioni: Dispepsie, aerofagie, gas intestinali, gastralgie, spasmi gastrici ed intestinali, discinesie biliari, litiasi biliari, colecistopatie, esofagiti, infezioni intestinali.
Osservazioni: Ha proprietà digestive, carminative, colagoghe, antisettiche, spasmolitiche. Le proprietà della pianta sono dovute quasi esclusivamente all’olio essenziale in essa contenuto. L’acido rosmarinico in essa contenuto ha proprietà antiossidanti, riducendo così il rilascio di radicali liberi a livello del parenchima epatico. Altri componenti in essa contenuti sono : tannino, resina, pectina, enzimi, carotene. Il suo olio essenziale è composto quasi totalmente da mentolo. Della pianta si usano le foglie . Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%. (Non disponibile)
Uso: 20-30 gocce 3 volte al dì. - OLEA EUROPEA (Olivo)
Indicazioni: Ipertensione arteriosa, coronaropatie, arteriopatie, angiopatie, adinamia circolatoria, insufficienza pancreatica, ipercolesterolemia, iperlipidemia, iperglicemia.
Osservazioni: La pianta ha proprietà ipotensive, vasodilatatorie (arteriole periferiche), ipoglicemizzanti. Questa pianta è conosciuta soprattutto per il suo potere ipotensivo a livello delle arterie e delle coronarie, datagli dalla presenza in essa di glucosidi lattonici (oleuropeina, ecc.) e per tale motivo è usata anche nella tachicardia supraventicolare, associata a ipertensione. Avendo anche un’azione a livello epatico e pancreatico ed essendo anche diuretica, si può usare anche nella ipertensione di soggetti pletorici con tendenza al diabete o scompensi epato-pancreatici. Se associata ad altre piante ipocolesterolemizzanti (cardo, tarassaco, ecc.) è un protettivo coronarico. La oleuropeina (un eteroside sopra citato) ha anche azione ipoglicemizzante. La pianta contiene anche dell’acido glicolico che è un ipotensore. Della pianta si usano le foglie. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30-50 gocce 2-3 volte al dì. - ORTHOSIPHON STAMINEUS (Tè di Giava)
Indicazioni: Acido urico, urea, gotta, reumatismi, cistite, insufficienza epatica minore, emicranie di origine epatica, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, obesità, cellulite .
Osservazioni: La pianta ha proprietà diuretiche, colagoghe, ipocolesterolemizzanti, ipotensorie. In essa sono contenuti: un olio essenziale, saponine, tannini e un principio attivo (l’ortosifonina). Della pianta si usano le foglie. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 40-50 gocce 2-3 volte al dì. - PAPAVER RHOEAS (Rosolaccio)
Indicazioni: Bronchiti, dispnee asmatiche, insonnia, agitazione nei bambini .
Osservazioni: Ha proprietà bechiche ed ipnotiche. La pianta contiene un alcaloide, mucillagini, tannini, acidi e dei pigmenti. Per la bronchite e le dispnee asmatiche si può associare alle seguenti piante ( MSA o TSA) per avere un effetto sinergico: Betula alba, Thymus vulgaris. Per l’insonnia per avere un effetto sinergico si può associare al Melilotus officinalis o alla Tilia tormentosa. Della Pianta si usano i petali . Rapporto di estrazione 1:5 – alc vol 55%. (Non disponibile)
Uso: 20-40 gocce 2-3 volte al dì. Nelle crisi asmatiche 30-50 gocce alla bisogna. - PROPOLIS (Propoli)
Indicazioni: Sindromi influenzali, tonsilliti, stomatiti, afte, laringo-faringiti, piorrea alvelo-dentaria, gengivite.
Osservazioni: Ha proprietà antinfettive, antisettiche, antibiotico-simili, antinfluenzali. La propoli viene prodotta dalle api, rielaborando tramite le secrezioni ghiandolari ed enzimatiche, delle sostanze resinose e gommose da esse raccolte. In essa sono contenute diverse sostanze, fra le quali si ricorda : 50-60 % di resine e balsami, 30-40 % di cera, 5-10 % di oli essenziali e 5 % di polline. Ora, dopo aver fatto questa suddivisione delle sostanze che compongono la propoli, andiamo a vedere i principi in essa contenuti, che sono : flavonoidi (galangina, quercitina, ecc.), aldeidi (vanillina, ecc.), cumarine, acidofenoli, oligoelementi e vitamine B1, B2, B6, e C. Per uso esterno‚ la propoli si usa in gargarismi e sciacqui (30-40 gocce in poca acqua) per afte, piorrea, gengivite, stomatite, ecc. . Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 20-30 gocce 3 volte al dì. Per uso esterno‚ vedi osservazioni. - QUERCUS ROBUR (Quercia)
Indicazioni: Diarree, ematurie, febbri, leucorree, emorroidi .
Osservazioni: La pianta ha proprietà antidiarroiche (in particolare modo nel trattamento delle diarree croniche), astringenti (anche per uso esterno), decongestionanti, febbrifughe (la corteccia è stata adoperata per parecchio tempo al posto del chinino) antisettiche (soprattutto a livello delle mucose). In essa sono contenuti : soprattutto tannini, acido gallico, acido ellagico, pectina ed un principio amaro (la quercina). Della pianta si usa la corteccia dei giovani ramoscelli. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 20-30 gocce 2-3 volte al dì in acqua. - RHEUM OFFICINALE (Rabarbaro)
Indicazioni: Stipsi, Insufficenza epatica, Insufficenza digestiva.
Osservazioni: La pianta ha proprietà eupeptiche, digestive, colagoghe, stomachiche. Il rabarbaro contiene in particolare modo dell’acido ossalico, e, come purgante, è controindicato durante la gravidanza e nelle persone che soffrono di emorroidi. Esso è utile nelle malattie del fegato perché è in grado di evacuare la bile. Della pianta si usa il rizoma. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%. (Non disponibile)
Uso: 20-40 gocce 3 volte al dì in acqua. - ROSMARINUS OFFICINALIS (Rosmarino)
Indicazioni: Insufficienza epatica, colecistite cronica, astenie, surmenage colonpatie da fermentazione.
Osservazioni: La pianta ha proprietà coleretiche, toniche generali, carminative, eccitanti, digestive, antispasmodiche e diuretiche. Nella pianta sono contenuti : una essenza (pinene, borneolo, ecc.), un saponoside, un glucoside, degli acidi organici (acido citrico, glicerico), degli eterosidi (rosmaroside e rosmarinoside), nella pianta secca è contenuta anche la vitamina C. Della pianta si usano le foglie . Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 30 gocce 3 volte al dì in acqua. - SALVIA OFFICINALIS (Salvia)
Indicazioni: Astenie, convalescenze, diabete, dismenorree, ipomenorree, mancanza di libido nella donna, vampate di calore (nella menopausa), diarree, stomatite, afte, leucorree , vulvovaginiti .
Osservazioni: La pianta ha proprietà toniche, digestive, balsamiche, ipoglicemizzanti, espettoranti, antinfiammatorie, emmenagoghe, afrodisiache, regolatrici del vago-simpatico, antisudorali. Per uso esterno‚ è indicata nell’afta e nella stomatite (40 gocce in poca acqua per sciacqui e gargarismi), nelle leucorree (soluzione al 20% in acqua sterile, per lavaggi). Della pianta si usano le foglie e le sommità fiorite. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 20-30 gocce 2-3 volte al dì in acqua. Per uso esterno‚ vedi osservazioni. - SYLIBUM MARIANUM (Cardo mariano)
Indicazioni: Emorragie, ipotensione permanente e ortostatica, insufficienza epatica, litiasi biliare, dispepsie, orticaria, emicranie allergiche, astenia, varici, emorroidi, varicocele, palpitazioni, extrasistole, nervosismo.
Osservazioni: La pianta ha proprietà emostatiche (soprattutto nelle emorragie uterine), ipertensorie, colagoghe, digestive e aperitive (utile nell’anoressia), antiallergiche, toniche generali e venose, decongestionanti sul sistema venoso portale, regolatrici del sistema neurovegetativo. La pianta contiene dei lipidi, glucidi, protidi, un tannino, ma soprattutto istamina e tiramina. Della pianta si usano le sementi o la pianta in toto. Rapporto di estrazione 1:4 alc vol 55%.
Uso: 30 50 gocce 3 volte al dì in acqua. - TARAXACUM DENS LEONIS (Dente di leone, Soffione)
Indicazioni: Insufficienza epatica minore, ipercolesterolemia, arteriosclerosi, scarsa attività nel ricambio, gastrite, iperlipidemia, dermatiti, stasi biliare.
Osservazioni: La pianta ha proprietà colagoghe e coleretiche (facilita la contrazione della cistifellea), ipocolesterolemizzanti, depurative (utile in alcune affezioni dermatologiche come l’acne), rinfrescanti, diuretiche, antiscorbutiche. La pianta contiene: un principio amaro (la tarassicina), acidi grassi, un alcaloide (tarassina) con azione diuretica, uno zucchero (inulina), aminoacidi, un altro alcaloide (il tarassosterolo) che ha azione sul fegato e eccita la cistifellea a svuotare la bile, acidi (caffeico, oleico, linoleico, ecc.) e vitamine A, B, C, D, PP. Della pianta si usano in prevalenza le radici. Rapporto di estrazione 1: 5 alc vol 55%.
Uso: 30-40 gocce 3 volte al dì in acqua. - TURNERA APHRODISIACA foglie (Damiana)
Indicazioni: Prevenzione e trattamento di disturbi sessuali (impotenza sessuale, ejaculatio praecox, oligospermia, frigidità), affaticamento, calo del rendimento psicofisico, nevrastenia, sindrome ansioso-depressiva, sindrome ossessivo-compulsiva, ipocondria, amenorrea, dismenorrea, cefalea mestruale, nervosismo da disturbi uterini ed ovarici, eruzioni eczematose da mestruo insufficiente, acne con depigmentazione cutanea da irritazione uterina, catarro renale e vescicale, irritazione alla minzione, incontinenza urinaria, coliche, dispepsia, disturbi respiratori con profusa secrezione di muco, iperglicemia.
Osservazioni: La pianta contiene resina, olio essenziale composto da almeno 20 costituenti (tra cui 1,8-cineolo, p-cimene, cimolo, á- e â-pinene, timolo, á-copaene), albuminoidi, amido, gomma, tannino, flavonoidi, beta-sitosterolo, damianina (sostanza amara), ed i glucosidi gonzalitosina, arbutina, luteolina, clorofilla e tetrafillina B. Viene utilizzata per le sue proprietà afrodisiache, corroboranti e stimolanti del sistema nervoso, tonificanti renali, diuretiche, emmenagoghe, espettoranti, leggermente astringenti e lassative, blandamente colagoghe, ipoglicemizzanti, raramente catartiche. Il fatto che tale pianta venga usata come tonico del S.N.C. in alcune forme di paralisi e nella incontinenza urinaria, potrebbe rendere verosimile l’ipotesi che sia dotata di un’azione stricno-simile, stimolando i centri spinali e quindi, più o meno elettivamente, anche quelli della minzione, della erezione e della eiaculazione. Della pianta si usano le foglie. Rapporto di estrazione 1:5 alc vol 55%.
Uso: 40 gocce, in poca acqua, 3 volte al dì.
Avvertenze: Un uso tradizionale della Damiana è quello di pianta abortiva, per cui dovrebbe essere usata con cautela in gravidanza. - VACCINIUM MYRTILLUS (Mirtillo nero)
Indicazioni: Diabete, astenie, colibacillosi, enteriti, dissenterie, colonpatie da fermentazione e/o putrefazione, difficoltà visive nel buio, retinopatie, edemi cutanei, dismicrobie intestinali, vasculopatie periferiche e cerebrali, dilatazioni addominali. Osservazioni : La pianta ha proprietà ipoglicemizzanti (date dalla mirtillina in essa contenuta), toniche ed astringenti (sempre dovute alla mirtillina), antidiarroiche (date dai tannini), protettive della tonaca vasale di arterie e vene, soprattutto a livello del microcircolo, diminuendo la permeabilità dei capillari e riducendo la aggregabilità piastrinica (questa proprietà è dovuta ai pigmenti antocianici). Gli antocianosidi in essa contenuti hanno la proprietà di rigenerare la porpora retinica, quindi utile nelle patologie della vista. Riequilibratrice della flora batterica intestinale. Drenante pancreatico. Essendo le sostanze attive contenute nella pianta non nocive è ottima per agire sulle diarree infantili. La pianta contiene anche flavoni, un glucoside (antocianina), tannini, acidi grassi, vitamina C, A, e pectine. Della pianta si usano le foglie e i frutti. Rapporto di estrazione 1: 5 alc vol 55%.
Uso: 30-50 gocce 3 volte al dì.
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