Estrapolazioni dell’Aura Catena Homeri

Dell’analisi o della separazione, congiunzione e rigenerazione dell’acqua caotica, e quintessenza.
Nella prima parte, noi abbiamo spiegato il cominciamento e l’origine della natura: come tutte le cose hanno preso nascita dal vapore universale, o dall’acqua caotica; come questa acqua è stata divisa in quattro principi universali, od in quattro elementi, e come per il comandamento del Creatore, questi quattro elementi rigenerano continuamente questo caos diviso e ne fanno una semenza universale, per la generazione degli animali, dei vegetali e dei minerali, etc. Nel presente noi tratteremmo generalmente della loro analisi, e cominceremo, seguendo l’ordine, dall’acqua caotica universale, o l’acqua di pioggia, che servirà d’esempio e da modello per le altre cose. Esamineremo, per l’Arte di Vulcano, quello che è capace di operare quanto questo si possa (perché sarà impossibile di approfondire tutti i fatti).
Noi la decomporremo e la divideremo nelle sue parti volatili, medie e fisse. Riuniremo poi queste parti separate; le coaguleremo e fisseremo affinché ognuno possa vedere come il più volatile può acquisire la fissità di una pietra, e il fisso divenire volatile. Il cielo, terra, e la terra cielo; il volatile cambiarsi in acido ed in alcali, ed il contrario: da dove risulterà una armonia concentrata, una quintessenza od un magistero universale. E’ su questo modello che tutti gli altri saranno forzati a regolarsi; tanto gli animali che i vegetali ed i minerali, come fossero figli della stessa madre.

TERZA SEPARAZIONE:
Ritirate dall’alambicco i residui di una densità mielosa : mettetegli in una storta, a fuoco di sabbia, che voi aumenterete per gradi: salirà in primo luogo un flegma, ed in seguito uno spirito acre come dell’aceto che è l’acido: questo è seguito da un olio denso e che appartiene all’acido: perché l’acido è un olio diluito, e l’olio è un acido concentrato. L’insieme di queste parti possono essere chiamate acque essenziali, acque elementari e parti volatili della terra; perché l’acqua e la terra non sono mai l’una senza l’altra, o piuttosto sono una stessa materia e sono differenti che a ragione delle loro volatilità, della loro fissità o della loro consistenza più liquida e più secca. Per la stessa ragione, queste parti possono anche essere chiamate il cielo e l’aria fissa , come l’ho spiegato sufficientemente nella prima parte. Io rinvio il lettore, che egli ne faccia l’applicazione in questa seconda parte. 
Dopo che tutte le parti liquide saranno state distillate per gradi, resterà nella storta un caput mortum nerastro, un vero carbone, che brucia come tutti gli altri carboni, e che è una terra vergine macrocosmica o un alcali.
Voi avete adesso il caos diviso in quattro parti: un cielo, aria, acqua e terra; od in volatili, acido ed alcali, od in un acqua molto volatile; in un acqua volgare ed in uno spirito acido, od in aceto, in un olio fetido addensato, ed un carbone, nel quale il sale alcali resta celato.
Custodite e conservate separatamente ciascuna delle dette parti, come un elemento particolare.
Ognuno può vedere da qua cos’è la semenza dell’universo, in quali principi può essere separata, e qual è l’origine di tutte le cose naturali.
Come il caos uno e semplice può essere diviso e separato in quattro parti, così ciascuna di queste parti può essere divisa in più parti o gradi: dalla rettificazione, come noi diremo in seguito.

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